
Mobilitazione dei medici, a maggio, per una Sanità migliore
domenica 26 gennaio 2025 ore 08:18
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è in crisi. I medici, i pediatri, gli specialisti e gli studenti in formazione si preparano a una grande mobilitazione nazionale che culminerà in una manifestazione unitaria a maggio, per chiedere riforme e investimenti concreti. Con lo slogan "Investire sui medici per salvare il SSN", i principali sindacati del settore si uniscono in una protesta senza precedenti per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulla necessità di interventi strutturali.
Le richieste dei medici: riforme e dignità professionale
I sindacati medici, riunitisi recentemente a Roma, hanno sottolineato le criticità che affliggono la professione. Tra le principali richieste troviamo:
- definizione dell’atto medico. Come affermato da Guido Quici, presidente di CIMO-FESMED, è necessario delineare chiaramente le competenze dei professionisti per garantire sicurezza e qualità delle cure;
- depenalizzazione dell’atto medico. Il Segretario Nazionale di ANAAO ASSOMED, Pierino Di Silverio, ha denunciato l’attuale clima di sfiducia verso i medici, spesso giudicati da tribunali mediatici prima ancora che legali;
- retribuzioni adeguate. Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof, ha evidenziato come le attuali retribuzioni non riflettano le responsabilità e il valore del lavoro svolto dai medici;
- riduzione della burocrazia. Angelo Testa, presidente di SNAMI, ha sottolineato che i medici dedicano oltre il 40% del loro tempo a compiti burocratici, a discapito della cura dei pazienti.
Oltre alle riforme specifiche, i sindacati chiedono l’adozione di un nuovo patto per la salute che metta al centro il benessere dei cittadini e la sostenibilità del SSN. Questo approccio, noto come “One Health”, mira a integrare la salute umana, animale e ambientale per affrontare le sfide globali con una visione olistica.
Queste richieste mirano a restituire dignità alla professione medica, rendendo il sistema più attrattivo per i giovani professionisti e sostenibile per il futuro.
Una manifestazione unitaria per il cambiamento
La manifestazione di maggio non sarà un evento isolato. Come spiegato dai rappresentanti sindacali, il percorso di mobilitazione prevede una serie di iniziative regionali e provinciali per coinvolgere professionisti e cittadini. L’obiettivo è portare all’attenzione pubblica e istituzionale le falle di un sistema che, secondo Pierino Di Silverio, è ormai inadeguato alle esigenze dei cittadini.
Antonio Magi ha sottolineato la necessità di una revisione normativa che consenta ai medici di lavorare con maggiore flessibilità, rispondendo meglio alle richieste del SSN. Questo intervento potrebbe rappresentare un primo passo verso una sanità più efficiente e vicina alle reali necessità della popolazione.
Focus sui giovani medici e sulla formazione
Un punto cruciale sollevato dai sindacati riguarda i giovani professionisti. Attualmente, oltre 40.000 medici in formazione specialistica sono inquadrati come studenti, senza tutele lavorative adeguate. Questa situazione, secondo ALS e GMI, contribuisce al burnout (sindrome legata allo stress da lavoro che porta all'esaurimento delle risorse psico-fisiche) e all’emigrazione verso l’estero. I sindacati propongono un cambio di inquadramento lavorativo, sul modello europeo, che garantisca dignità retributiva e formativa ai futuri specialisti.
La formazione rappresenta una sfida chiave anche per la pediatria. Antonio D’Avino, presidente di FIMP, ha sottolineato come i bambini e gli adolescenti siano sempre più fragili, con un aumento delle problematiche legate alla salute mentale. Per affrontare queste sfide, è necessario investire in risorse e strumenti che valorizzino i pediatri e attraggano nuove generazioni di professionisti.
Sanità e tecnologia: opportunità e sfide
La digitalizzazione è spesso vista come una soluzione per migliorare l’efficienza del SSN. Tuttavia, come evidenziato da Silvestro Scotti, segretario generale di FIMMG, la digitalizzazione rischia di trasformarsi in un’ulteriore fonte di pressione burocratica. Solo un dialogo costruttivo tra professionisti e istituzioni può garantire che l’evoluzione tecnologica sia una risorsa e non un ostacolo.
Un appello al cambiamento
La manifestazione di maggio rappresenta un momento cruciale per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale. I medici, uniti sotto lo slogan "Investire sui medici per salvare il SSN", chiedono riforme coraggiose e investimenti strutturali per garantire una sanità pubblica di qualità.
Come cittadini, è fondamentale sostenere questa mobilitazione e riconoscere il valore di chi, ogni giorno, lavora per la nostra salute. La sfida è grande, ma con l’impegno congiunto di professionisti e istituzioni, è possibile costruire un SSN più forte e inclusivo.