
Meno sale, più salute: 5 strategie per proteggere il cuore
lunedì 12 maggio 2025 ore 19:45
Dal 12 al 18 maggio 2025 si celebra la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale, un’iniziativa promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH) con il supporto di oltre 100 Paesi. L'obiettivo è sensibilizzare governi, industrie alimentari e cittadini sull'importanza di ridurre l'assunzione di sale per migliorare la salute pubblica. Con il tema accattivante “It’s time to swap out the salt!” (“È tempo di sostituire il sale!”), la campagna punta a sensibilizzare sull’impatto di un consumo eccessivo di sale, responsabile di milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari.
Perché è importante ridurre il consumo di sale?
Un'eccessiva assunzione di sale è direttamente collegata all'ipertensione arteriosa, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un consumo giornaliero inferiore a 5 grammi di sale (circa 2 grammi di sodio) è raccomandato per gli adulti. Tuttavia, dati recenti indicano che la media globale supera ancora questa soglia, con conseguenze significative sulla salute pubblica.
In Italia, il consumo medio giornaliero di sale rimane superiore ai livelli raccomandati. Secondo i dati preliminari del Progetto CUORE 2023-2024 dell'Istituto Superiore di Sanità, gli uomini consumano in media 9,3 grammi di sale al giorno, mentre le donne 7,2 grammi. Solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne raggiungono l'obiettivo di meno di 5 grammi al giorno. Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per promuovere abitudini alimentari più sane.
Gran parte del sale che consumiamo non viene dalla saliera, ma da alimenti trasformati e ultra-lavorati: pane, formaggi, salumi, salse, snack, pasti pronti e persino cereali per la colazione. Nella Regione delle Americhe, ad esempio, l’assunzione media è di 8,5 grammi al giorno, con il 75% del sodio proveniente da cibi industriali. In Italia, il Programma Guadagnare Salute e il Piano Nazionale della Prevenzione lavorano da anni con l’industria alimentare per ridurre il sale nei prodotti, ma la strada è ancora lunga.
5 strategie per ridurre il consumo di sale
Ridurre il sale non significa rinunciare al gusto. Ecco cinque azioni pratiche per tagliare il sodio senza sacrificare il sapore, consigliate da WASSH e dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU):
- scegliere alimenti freschi e poco elaborati. Preferire frutta, verdura e legumi freschi rispetto a quelli in scatola o trasformati;
- leggere le etichette. Controllare il contenuto di sale nei prodotti confezionati e optare per quelli a basso contenuto di sodio;
- utilizzare erbe e spezie. Insaporire i piatti con erbe aromatiche, spezie, aglio e limone invece del sale;
- limitare l'uso di salse e condimenti salati. Ridurre l'uso di salse industriali, brodi pronti e condimenti ad alto contenuto di sale;
- scolare e sciacquare verdure e legumi in scatola. Meno sale, più salute!
Il ruolo delle istituzioni e dell'industria alimentare
La Settimana Mondiale 2025 non è solo un invito ai cittadini, ma un richiamo ai governi e all’industria alimentare. Politiche come la riformulazione dei prodotti, l’introduzione di etichette nutrizionali chiare e la regolamentazione del marketing di cibi ad alto contenuto di sodio sono essenziali. Ad esempio, la Pan American Health Organization (PAHO) promuove obiettivi di riduzione del sale e campagne di sensibilizzazione per creare ambienti più sani in scuole, ospedali e luoghi di lavoro.
In Italia, il Ministero della Salute ha siglato protocolli con produttori per abbassare il contenuto di sale in alimenti come pane e conserve, mentre l’Istituto Superiore di Sanità monitora i progressi. Tuttavia, serve una collaborazione più stretta tra istituzioni, aziende e cittadini per raggiungere gli obiettivi globali.
Riflessioni conclusive: piccoli passi, grandi risultati
Ridurre il sale è una scelta che parte dalla tavola di ciascuno di noi, ma ha un impatto enorme sulla salute collettiva. Non si tratta di stravolgere le abitudini, ma di fare scelte consapevoli: un’insalata fresca invece di un piatto pronto, una spolverata di erbe aromatiche al posto del sale, un’occhiata all’etichetta prima di mettere un prodotto nel carrello. Questi gesti, semplici ma potenti, possono allungare la vita e ridurre il carico sulle nostre arterie.
La Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale 2025 è un’occasione per ricordarci che la salute è nelle nostre mani. Con un po’ di attenzione e creatività in cucina, possiamo dire addio al sale in eccesso e dare il benvenuto a un cuore più forte. Sei pronto a fare la tua parte?