04 Dicembre 2024
Schiena di un bambino con i chiari segno del morbillo

Allarme morbillo: 717 casi da gennaio a giugno 2024

lunedì 15 luglio 2024 ore 08:55

Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus del genere Morbillivirus. Si manifesta con febbre alta, tosse, congiuntivite, macchie di Koplik all'interno della bocca e un'eruzione cutanea che si diffonde dal viso al resto del corpo. Questa malattia può portare a gravi complicanze, soprattutto nei bambini e negli adulti non vaccinati, come polmonite, encefalite e, in rari casi, la morte.

Aumento dei casi di morbillo in Italia

Dal 1 gennaio al 30 giugno 2024, in Italia, sono stati segnalati 717 casi di morbillo, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. La progressione dei contagi negli ultimi 3 anni è, infatti, impressionante: 15 nel 2022, 43 nel 2023 e 717 al 30 giugno di quest'anno, di cui 151 casi solo nel mese di giugno. Il bollettino "Morbillo & Rosolia News" dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) riporta che sono 17 le Regioni che hanno segnalato casi dall’inizio dell’anno. La maggior parte di questi è stata rilevata in sei regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, che rappresentano l'81,6% dei casi totali. 

Dati allarmanti

Un dato allarmante è che l'89,5% delle persone colpite non era vaccinato, e un ulteriore 5,5% era vaccinato in maniera incompleta. L'età media dei casi è di 31 anni, con una significativa incidenza tra bambini sotto i cinque anni e adulti sopra i 40 anni. Purtroppo, 34 casi sono stati segnalati in bambini di meno di un anno, troppo piccoli per essere vaccinati.

Inoltre, tra gli infetti ci sono anche 55 operatori sanitari, evidenziando la trasmissione del virus anche in ambito nosocomiale. Questo è particolarmente preoccupante poiché gli operatori sanitari sono in prima linea nel prevenire la diffusione di malattie infettive.

Complicanze e prevenzione

Il 32,8% dei casi di morbillo ha sviluppato almeno una complicanza, tra cui 91 casi di polmonite e un caso di encefalite. Queste complicanze sottolineano la gravità della malattia e l'importanza della vaccinazione come principale strumento di prevenzione.

La vaccinazione contro il morbillo è altamente efficace e sicura, con due dosi del vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) si ha una protezione quasi completa. È cruciale che i genitori vaccinino i loro bambini secondo il calendario vaccinale e che anche gli adulti non vaccinati o con una sola dose si sottopongano alla vaccinazione. La prima dose del MPR è consigliata prima del 24° mese di vita, preferibilmente al 12-15° mese, con un richiamo verso 5-6 anni o 11-12 anni. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata. La durata di immunizzazione del neonato è inferiore se la madre è stata immunizzata da un vaccino e non dal morbillo stesso.

L’infettivologo Matteo Bassetti, in una sua intervista, ha dichiarato che “il morbillo è tornato a essere un problema nel nostro Paese. I numeri continuano a dimostrarlo. Non si fermerà e continuerà a crescere con un migliaio di casi entro fine anno. Ma è la punta dell'iceberg perché ci sono tante diagnosi di morbillo non fatte, casi che sono scambiati per altre patologie. Siamo tornati nel 2024 ad avere a che fare con il morbillo, oltre 700 casi quest'anno vuol dire un aumento di oltre 10-15 volte rispetto al 2023”.

In sintesi

L'aumento dei casi di morbillo in Italia da gennaio a giugno 2024 è un segnale di allarme che non può essere ignorato. Le autorità sanitarie devono intensificare gli sforzi per aumentare la copertura vaccinale e sensibilizzare la popolazione sui rischi associati al morbillo e all'importanza della vaccinazione.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sui casi di morbillo in Italia, è possibile consultare il bollettino "Morbillo & Rosolia News" sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità qui.

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