Legge di Bilancio 2025: misure per casa e famiglia
giovedì 17 ottobre 2024 ore 10:15
Il Consiglio dei ministri ha approvato la nuova legge di Bilancio per il 2025 e il documento programmatico di bilancio per il triennio 2025-2027. La manovra ha un costo di circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Dal 21 ottobre sarà al vaglio della Camera, poi passerà al Senato. Vediamo alcune delle principali misure previste.
Indice
- riduzione del Canone Rai
- superbonus al 120% per tre anni
- nuove soglie per le detrazioni fiscali
- bonus mobili e sconti per la casa
- sostegno alle famiglie
- Fringe benefit per neoassunti e incentivi per il Mezzogiorno
- pensioni
- Flat Tax per le Partite IVA
- novità sulle Accise
- riflessioni conclusive
Riduzione del Canone Rai
Uno dei provvedimenti più significativi per i cittadini riguarda la conferma della riduzione del Canone Rai. Nel 2025, il canone resterà, infatti, fermo a 70 euro, mantenendo la riduzione introdotta lo scorso anno rispetto ai 90 euro precedenti. Per compensare i mancati introiti per l'azienda pubblica, il governo stanzierà un contributo statale di 430 milioni di euro. Questa misura è pensata per rendere più equo il costo del servizio pubblico, preservando al contempo la qualità dell'informazione e dei contenuti trasmessi.
Superbonus al 120% per tre anni
Sul fronte dell'occupazione, una delle novità più attese è la conferma del Superbonus al 120%, una misura studiata per incentivare le nuove assunzioni, stimolando così la crescita del mercato del lavoro. Le imprese che incrementano in modo stabile la propria forza lavoro potranno beneficiare di questa importante agevolazione fiscale, che sarà valida per i prossimi tre anni. Inoltre, il bonus sarà aumentato al 130% per i lavoratori fragili, ovvero coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità sanitaria o economica.
Parallelamente, i premi di produttività erogati ai dipendenti saranno tassati con un'aliquota agevolata del 5%, un incentivo per favorire l'efficienza e migliorare la competitività delle imprese. Questa misura mira a rilanciare l'occupazione stabile, affrontando il problema del precariato che affligge il mercato del lavoro italiano.
Nuove soglie per le detrazioni fiscali
Un altro intervento significativo riguarda la modifica delle soglie per le detrazioni fiscali, che entrerà in vigore dal 2025. Queste nuove regole prevedono una rimodulazione delle percentuali di detrazione in base al reddito familiare e al numero di componenti del nucleo.
Le soglie percentuali saranno del 4%, 6% e 8%, con un tetto massimo di 8.000 euro per le famiglie più numerose. Tra le spese detraibili rientrano quelle sanitarie, i mutui e le ristrutturazioni edilizie, senza però applicazione retroattiva alle spese già sostenute. L'obiettivo di questa riforma è rendere il sistema fiscale più progressivo e redistributivo, favorendo le famiglie con redditi più bassi e numerose, che maggiormente necessitano di sostegno.
Bonus mobili e sconti per la casa
Tra le misure confermate spicca la proroga del bonus mobili per il 2025, un incentivo che consente di detrarre il 50% della spesa sostenuta per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati alla prima casa. Tuttavia, il tetto di spesa massima detraibile è stato ridotto a 5.000 euro, una decisione che tiene conto delle necessità di contenere il disavanzo pubblico, pur continuando a sostenere il settore immobiliare.
Contestualmente, i bonus per le ristrutturazioni e gli interventi di efficientamento energetico saranno ridotti e modulati in base al reddito e al numero di figli, con l'intento di garantire una distribuzione più equa delle risorse disponibili.
Sostegno alle famiglie
Una delle misure più attese riguarda il pacchetto di sostegni economici per le famiglie. In particolare, viene introdotta la "Carta per i nuovi nati". Questo strumento, che sostituisce il cosiddetto bonus bebè (assorbito dall’Assegno unico universale), prevede l'erogazione di 1.000 euro per ogni neonato nelle famiglie con un reddito annuo fino a 40.000 euro. Questa iniziativa rappresenta un chiaro segnale dell'impegno del Governo nel contrastare il calo demografico e nel supportare i giovani genitori.
In aggiunta, viene esteso il congedo parentale retribuito all’80% per un periodo di tre mesi, una misura che mira a favorire un miglior equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
È stato, inoltre:
- rafforzato il bonus asili nido con un importo massimo di 3.600 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro;
- rifinanziata la carta "dedicata a te" per un importo di 500 milioni.
Fringe benefit per neoassunti e incentivi per il Mezzogiorno
La nuova legge di Bilancio prevede anche un pacchetto di incentivi per i lavoratori che accettano di trasferirsi per motivi di lavoro. I neoassunti che si sposteranno di oltre 100 chilometri per una nuova occupazione potranno beneficiare di fringe benefit esentasse fino a 4.000 euro, un intervento pensato per stimolare la mobilità lavorativa in un mercato del lavoro spesso rigido. A ciò si aggiungono gli incentivi per l'occupazione nel Mezzogiorno, una delle aree del Paese più colpite dalla disoccupazione.
Le nuove assunzioni di giovani e donne nel Sud Italia saranno accompagnate da esoneri contributivi, con l'obiettivo di ridurre il divario occupazionale tra le diverse aree del Paese e favorire lo sviluppo economico nelle regioni meridionali.
Pensioni
Nessuna riforma strutturale all'orizzonte, ma il Governo si impegna a confermare la piena indicizzazione delle pensioni all'inflazione, garantendo così il potere d'acquisto dei pensionati. Tra le novità in discussione, vi è anche un possibile aumento delle pensioni minime. Si parla inoltre di un perfezionamento del cosiddetto bonus Maroni, volto a incentivare chi decide di continuare a lavorare pur avendo raggiunto i requisiti per la pensione. Inoltre, non si esclude un potenziamento della previdenza complementare, con l’introduzione di un semestre di silenzio assenso, che permetterebbe ai lavoratori di aderire automaticamente a fondi pensione integrativi.
Flat Tax per le Partite IVA
Durante la recente conferenza stampa, il ministro Giorgetti ha ribadito l'importanza della Flat Tax per le partite IVA nella legge di bilancio 2025. L'ipotesi attuale prevede un aumento della soglia di applicazione dell’aliquota del 15%, innalzando il limite da 85.000 a 100.000 euro di reddito annuo. Tuttavia, la fattibilità di questa misura dipenderà dalle risorse disponibili, e il dibattito è ancora in corso. L’obiettivo resta quello di semplificare il sistema fiscale e agevolare i piccoli imprenditori e lavoratori autonomi.
Novità sulle Accise
Sul fronte delle accise, il Governo ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che prevede una revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell'accisa sul gas naturale. Il nuovo sistema abbandonerà il meccanismo di acconto storico per adottare acconti mensili calcolati in base ai consumi reali fatturati ai consumatori finali. Questo cambiamento, secondo l’esecutivo, ridurrà le esposizioni economiche degli operatori e renderà più difficile la frode fiscale. Inoltre, per semplificare il sistema di tassazione, l’attuale distinzione tra usi "civili" e "industriali" del gas naturale sarà sostituita da quella tra "usi domestici" e "usi non domestici", razionalizzando così il regime fiscale e riducendo il contenzioso legato alle imposte.
Riflessioni conclusive
La nuova legge di Bilancio porta con sé un mix di novità fiscali e sociali che mirano a migliorare la vita di milioni di italiani. Sebbene i benefici non siano immediati per tutti, è evidente l’intento di promuovere una crescita economica più equa e sostenibile. Per le famiglie, gli sgravi fiscali e l’aumento delle pensioni saranno sicuramente i cambiamenti più visibili, mentre per le imprese, gli incentivi all'innovazione e all’assunzione rappresentano una spinta importante verso il futuro.
Restare informati su queste novità è fondamentale per poter approfittare delle opportunità offerte dalla nuova legge e per gestire al meglio il proprio bilancio familiare o aziendale.