09 Ottobre 2024
Un piatto di lattuga con in alto a destro un divieto raffigurante il batterio Listeria

Insalata contaminata da Listeria: ritiro di 19 marchi

giovedì 12 settembre 2024 ore 18:35

Un nuovo allarme colpisce i consumatori italiani: ben 19 marchi di insalata in busta sono stati ritirati dai supermercati a causa della contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può causare la pericolosa infezione chiamata listeriosi. Se hai acquistato insalate preconfezionate, controlla immediatamente il marchio e il lotto: il Ministero della Salute ha invitato i clienti a restituire i prodotti al punto vendita.

Ma cos’è esattamente la Listeria e come possiamo proteggere la nostra salute da questo batterio?

Che cos’è la listeriosi?

La listeriosi è un’infezione causata dall’ingestione di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Questo patogeno si trova comunemente nel terreno, nell’acqua e nella vegetazione, ed è in grado di crescere anche in condizioni estreme, come temperature basse (refrigerazione) o ambienti salini.

Secondo il Ministero della Salute, questa infezione si manifesta più frequentemente sotto forma di gastroenterite, con sintomi come diarrea, febbre e dolori muscolari, simili a quelli di un'intossicazione alimentare. Tuttavia, in alcuni casi, può evolvere in forme più gravi, come meningite, encefalite e sepsi, soprattutto in soggetti vulnerabili come anziani, neonati e persone immunocompromesse. Anche le donne in gravidanza sono particolarmente a rischio, poiché l’infezione può provocare gravi complicazioni come aborto spontaneo, parto prematuro o infezioni del neonato.

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) sottolinea come la listeriosi sia una delle malattie alimentari più pericolose, con un tasso elevato di ospedalizzazioni e mortalità. Infatti, l'infezione sistemica può manifestarsi anche dopo un lungo periodo di incubazione, fino a 70 giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato.

I marchi coinvolti nel ritiro

I marchi coinvolti nel ritiro sono numerosi e comprendono alcune delle insalate più vendute in Italia, tra cui: 

  • Vivinatura - Iceberg 250 grammi;
  • Très Bon - Iceberg 250 grammi;
  • Torre in Pietra - Iceberg 250 grammi Freschi germogli;
  • Tornese - Iceberg 150 grammi;
  • Sigma - Iceberg 200 grammi Vedure fresche;
  • Selex - Cuori di iceberg 250 grammi;
  • Polenghi - Iceberg 250 grammi Freschi Germogli;
  • Ortoromi - Iceberg 500 grammi;
  • Ortoromi - Iceberg 350 grammi;
  • Ortoromi - Cuori di Iceberg 250 grammi;
  • Ortofresco pulito - Iceberg 200 grammi;
  • Natura è - Cuori di iceberg;
  • Mi Mordi - Iceberg 200 grammi;
  • Selex - Cuori di lattuga;
  • Latte Francia - Iceberg 200 grammi Fresche Bontà;
  • Il mio Orto - Iceberg 150 grammi;
  • Il Castello - Iceberg 250 grammi;
  • Colline Verdi - Iceberg 200 grammi;
  • Ciro Amodio - I freschi iceberg 250 grammi;
  • Centrale del latte - La pronta in tavola iceberg;
  • Alifresh - Iceberg 200 grammi;
  • Foglia verde Eurospin - le Croccanti Cuori di iceberg.

Per sapere se hai acquistato uno dei lotti a rischio, visita il sito del Ministero della Salute, dove troverai tutte le informazioni aggiornate sui richiami alimentari. Se hai uno di questi prodotti a casa, la raccomandazione è di non consumarli e riportarli immediatamente al punto vendita.

Come si prende la listeriosi e quali alimenti sono a rischio?

La Listeria monocytogenes si trasmette principalmente per via orale, attraverso l’ingestione di cibi contaminati. Gli alimenti più a rischio includono pesce affumicato, paté, carni pronte al consumo, formaggi molli e prodotti lattiero-caseari non pastorizzati, così come le verdure preconfezionate come l’insalata in busta.

Il batterio è resistente e può crescere a temperature che vanno dai 3 ai 45°C. Questo significa che anche la refrigerazione non è sempre sufficiente a impedirne la proliferazione. Per uccidere il batterio è necessario cuocere gli alimenti a temperature superiori a 65°C.

Sintomi e prevenzione

I sintomi della listeriosi possono variare. Nei soggetti sani, l'infezione si presenta spesso con sintomi simili a quelli di un’influenza intestinale o di un'intossicazione alimentare: nausea, vomito, febbre, diarrea e dolori muscolari. Tuttavia, in casi più gravi, l'infezione può coinvolgere il sistema nervoso centrale, provocando meningite o sepsi, condizioni che richiedono immediato intervento medico.

Per prevenire la contaminazione da Listeria, è fondamentale rispettare alcune regole igieniche:

  • lavare accuratamente le verdure, anche quelle confezionate, prima di consumarle;
  • lavare le superfici della cucina e gli utensili, in particolare dopo il contatto con carne cruda, pollame e uova;
  • cuocere gli alimenti a temperature elevate per eliminare il rischio di contaminazione;
  • mantenere il frigorifero a una temperatura inferiore ai 4°C e rispettare le date di scadenza degli alimenti confezionati.

Infine, chi rientra nelle categorie più vulnerabili – come anziani, donne incinte e persone con difese immunitarie compromesse – dovrebbe prestare particolare attenzione agli alimenti che consuma, evitando cibi che potrebbero essere più facilmente contaminati, come formaggi a pasta molle, tutti i tipi di paté, latte crudo, salumi poco stagionati o salmone affumicato.

Cosa fare in caso di sintomi

Se sospetti di aver contratto la listeriosi, è importante consultare immediatamente un medico, specialmente se rientri tra i soggetti a rischio. La listeriosi è curabile con antibiotici, ma è fondamentale agire tempestivamente, soprattutto per evitare complicazioni più gravi. In caso di gravidanza, la cura precoce può prevenire la trasmissione dell'infezione al feto.

Riflessioni conclusive

Il richiamo delle insalate in busta è un campanello d'allarme per la sicurezza alimentare. Mantenere un'attenzione costante alla qualità dei cibi che consumiamo, insieme al rispetto delle norme igieniche di base, è fondamentale per proteggere la nostra salute e quella delle persone che amiamo. La prevenzione è sempre il miglior rimedio.

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