04 Dicembre 2024
Donna piegata in avanti dal dolore tiene le due mani sul basso ventre per via della cistite

La cistite: sintomi, cause e cure

Con il termine “cistite” ci si riferisce a una infiammazione acuta o cronica a carico delle vie urinarie, che colpisce ogni anno una grandissima parte della popolazione, in particolar modo il sesso femminile. Si stima, infatti, che il 50 % delle donne abbia avuto un episodio di cistite almeno una volta nell’arco della vita e che il 25 % ne abbia a che fare almeno una volta all’anno.

Le vie urinarie sono formate da organi “cavi” che costituiscono una sorta di canale che parte dall’interno del rene, per proseguire attraverso dei piccoli dotti chiamati ureteri, sino a giungere alla vescica e infine all’uretra. Questo condotto è sterile, cioè è privo di batteri o germi fatta eccezione della parte terminale, l’uretra appunto, nella quale vi sono dei microrganismi che la “abitano” seppur per poco tempo, perché trascinati via attraverso l’urina. Talvolta accade che questi germi vi permangano di più e questo consente loro di “colonizzare” la zona, causandone un’infezione ed è così che si verifica la tanto fastidiosa cistite.


Indice

- Sintomi
- Cause
- Cistite e menopausa
- Cistite e alimentazione
- Cure
- Il decalogo anti-cistite
- Rimedio naturale

 Sezione delle vie urinarie con esemplificazione dell'eliminazione dei batteri attraverso l'urina

Sintomi

I sintomi che caratterizzano la cistite sono inconfondibili:

  1. Stimolo frequente, a tratti continuo, alla minzione (definito “pollachiuria”);
  2. Dolore sovrapubico;
  3. Bruciore persistente;
  4. Urine di aspetto torbido, con possibile presenza di tracce di sangue.

 

Cause

Il momento di massima manifestazione di questa sintomatologia si definisce “cistite acuta”, fenomeno causato in gran parte da “Escherichia coli”, il batterio maggiormente responsabile delle infezioni delle vie urinarie. Ma esistono anche altri batteri che provocano la cistite, tra cui enterococchi, strafilococchi, protei, Klebsiella, micobatterio della tubercolosi.

Tutti questi germi patogeni raggiungono la vescica per via ascendente, tramite l’uretra.

La conformazione di quest’ultima nelle donne è ben diversa rispetto agli uomini: essa è più breve e ciò favorisce, con molta più facilità, il transito di questi germi. L’uretra delle donne, infatti, è lunga solo 3-4 cm a differenza di quella degli uomini la cui lunghezza raggiunge i 13-16 cm.

Nella pratica comune, esistono delle situazioni che possono favorire l’insorgenza della cistite?
Sicuramente sì. Può capitare che i genitali esterni, ad esempio, siano inquinati da residui fecali e che questi vengano veicolati all’interno a causa di una scarsa o inadeguata igiene intima: è sufficiente, infatti, lavarsi in modo sbagliato, con un movimento da dietro in avanti, per trasportare nella zona uro-genitale residui di feci contenenti una miriade di germi patogeni.

Quali altri fattori aumentano il rischio di incorrere nella cistite?
Vediamoli insieme:

  • Test ginecologi o rapporti sessuali: entrambi procurano dei traumi meccanici che interessano la vagina;
  • Uso del diaframma, della spirale o di altri dispositivi anticoncezionali: questi possono alterare il naturale PH vaginale e di conseguenza la microflora batterica;
  • Ritardo dello svuotamento della vescica;
  • Stitichezza: un intestino che non evacua con regolarità, può cagionare cistiti recidivanti, perché le feci, in stallo per diverso tempo, facilitano le infezioni anteriori che poi intaccano (attraverso errati movimenti di detersione) la parte anteriore dell’apparato genitale.
  • Età: una maggiore attenzione merita questo fattore, specie nelle donne, come spiegato di seguito.

 

Cistite e menopausa

Nelle donne in menopausa il PH vaginale muta e questo provoca una sensibile carenza di estrogeni che, insieme alle disfunzioni della minzione tipiche di questo periodo, le espongono a frequenti cistiti.

Gli estrogeni sono prodotti dalle ovaie e sono i principali ormoni femminili: essi mantengono nutrite e vascolarizzate le mucose della vescica, dell’uretra e della vagina. Il calo sensibile di questi ormoni in menopausa, dunque, indebolisce le mucose delle vie urinarie, rendendole più fragili e più soggette all’aggressione dei batteri che non vengono eliminati. Questa condizione causa episodi di infezioni urinarie e di cistite in particolar modo. Quando questa si cronicizza può risultare utile ricorrere a una terapia ormonale mirata, che si basa su estrogeni e progesterone, che hanno la funzione di ripristinare il normale equilibrio della zona vaginale.

 

Cistite e alimentazione

Abbiamo appurato che la cistite è dovuta soprattutto alla migrazione dei batteri dalla zona anale a quella urogenitale. Da questo si evince quanto sia importante che, a monte, vi sia un ambiente sano. Cosa significa? Significa che lo stato di salute dell’intestino gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della cistite e che deve verificarsi la cd. “eubiosi”, cioè quella condizione in cui la flora batterica è in buon equilibrio e contrasta la proliferazione di microrganismi di natura patogena. Quando questa condizione non si verifica, si parla, invece, di “disbiosi intestinale”.

L’alimentazione è fondamentale per l’eubiosi e quindi per prevenire eventuali infezioni all’apparato urinario.

Quali cibi preferire?
Fibre, frutta e verdura di stagione costituiscono gli alimenti da non farsi mai mancare.

Anche i probiotici sono utilissimi alla causa: si tratta di microrganismi vivi che, una volta ingeriti, esercitano una forte azione benefica per l’organismo, come quella di rinforzare la barriera della mucosa intestinale.

Quali sono i cibi dannosi?

In generale sono da evitare:

  • I cibi raffinati (zuccheri e farine);
  • Le sostanze eccitanti e gli alcolici;
  • Il latte e i latticini;
  • Gli alimenti ricchi di conservanti.

 

Cure

Oltre a un’alimentazione sana e leggera, vi sono tutta una serie di terapie da seguire per curare la cistite, che sono:

  • I disinfettanti urinari: quelli più utilizzati contengono principi attivi come la fosfomicina e la ciprofloxacina, aventi entrambi una forte azione battericida.
  • Gli antibiotici: le penicilline, le cefalosporine di ultima generazione e i chinolonici sono i più utilizzati. Occorre sottolineare che gli antibiotici possono causare la disbiosi intestinale, per questo è sempre opportuno assumere fermenti lattici contenenti probiotici per tutta la durata del trattamento.
  • I Rimedi fitoterapici possono costituire un valido supporto per alleggerire la sintomatologia della cistite. Tra questi, l’uva ursina viene considerata un ottimo antimicrobico e disinfettante delle vie urinarie. In commercio esistono vari integratori specifici, molti dei quali contengono il famoso cranberry (mirtillo rosso americano) le cui proprietà sono state testate dalla ricerca scientifica. Esso contiene molte sostanze (flavonoidi, acido citrico, acido malico e antocianosidi) capaci di svolgere un’azione antibatterica e di regolare il PH dell’urina. Risultati sorprendenti si hanno utilizzando il cranberry sia in via preventiva che in associazione ad altri rimedi di origine naturale ma anche agli antibiotici stessi, per un’azione completa contro le cistiti ricorrenti.
    Il cranberry viene utilizzato, perlopiù, per via orale sotto forma di succo o di capsule.      
  • Gli oli essenziali: anche questi possono essere usati per contrastare la cistite, perché esercitano un’azione antibatterica. L’esperienza insegna che quelli che possiedono proprietà balsamiche per le vie respiratorie sono i più indicati anche per le affezioni dell’apparato urinario, come, ad esempio, l’olio essenziale di pino, di ginepro e di eucalipto.
    Tuttavia l'olio essenziale più mirato per le infezioni come la cistite è, senza dubbio, il tea tree oil, che viene impiegato, per uso interno, per via della sua potente azione antibiotica ad ampio spettro su batteri, funghi, microbi e virus.

 

Il decalogo anti-cistite

  1. Curare l’igiene intima personale;
  2. Usare detergenti intimi privi di sostanze chimiche irritanti e allergizzanti;
  3. Indossare indumenti comodi, evitando, ad esempio, pantaloni eccessivamente stretti e prediligendo biancheria intima in cotone 100%, così da consentire una sana traspirazione ed evitare umidità;
  4. Usare assorbenti in puro cotone preferibilmente esterni;
  5. Lavare gli indumenti intimi con sapone naturale, no ai detersivi aggressivi;
  6. Utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali in modo da evitare qualsiasi contaminazione e in modo da prevenire la cistite da contagio;
  7. Lavarsi dopo ogni rapporto sessuale;
  8. Condurre uno stile di vita salutare, che contempli anche delle sane pause o attività rilassanti. È stato appurato che lo stress abbassa le difese immunitarie e incentiva anche il verificarsi di infezioni alle vie urinarie;
  9. Non trattenere a lungo l’urina, perché ciò può dare origine a irritazioni e infiammazione dei tessuti;
  10. Ultimo consiglio ma non come importanza: bere tantissima acqua, così da eliminare il più possibile eventuali microrganismi di natura patogena.

 

Rimedio naturale

Decotto alla Malva di colore violaceo

Un ottimo rimedio naturale contro la cistite è il decotto alla malva, una pianta nota per le sue proprietà lenitive e disinfiammanti.
Foglie e fiori già essiccati si possono acquistare in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali ma se avete il pollice verde potete coltivare la malva in giardino o  in vaso, sul vostro balcone.

Procedimento:
Fate bollire un litro di acqua e aggiungete, senza spegnere il gas, 30 grammi di foglie e fiori di malva essiccati. Continuate a far bollire per altri 10 minuti, poi filtrate e lasciate raffreddare: il vostro decotto è già pronto. Sorseggiatelo nel corso della giornata, vi aiuterà ad espellere tutti i batteri responsabili dell’infiammazione.

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