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A PROPOSITO DI CALVIZIE

La calvizie (alopecia androgenetica) consiste nella progressiva perdita di capelli. Si sa che con l’età i capelli si indeboliscono e son via via più soggetti alla caduta, questo per via della diminuzione dell’apporto di sangue e di sostanze nutritive al cuoio capelluto.

Esiste una sorta di schema ben preciso riguardo al fenomeno della calvizie che prevede come step iniziale la stempiatura, per poi passare al diradamento alle tempie, fino al formarsi di una corona di capelli che va da orecchio a orecchio. In questo caso, si parla di calvizie ippocratica, che prende il nome da un famoso busto marmoreo di Ippocrate.

Si parte, dunque, con una blanda caduta di capelli, subito sostituiti da nuovi, che, però, appaiono sempre più fragili. La caduta si fa via via più corposa e la ricrescita non è in grado di compensarne la perdita.

La porzione di pelle scoperta, che è in progressivo aumento, appare liscia e lucida, con la comparsa di una sporadica e sottile peluria.

CAUSE DELL'ALOPECIA

Non è facile determinare con certezza le cause della calvizie. Di certo vi sono fattori che possono contribuire a determinarla o accentuarla, come per esempio la predisposizione genetica o motivi puramente razziali, lo stress, l’inquinamento atmosferico, squilibri alimentari o ancora batteri cutanei.

Studi specifici dimostrano con sempre maggiore attendibilità che l’evento decisivo sarebbe l’aumentata produzione a livello del bulbo di un enzima denominato 5-alfa reduttasi, che trasforma il testosterone libero in Dht (diidrotestosterone), causa principale delle calvizie. A questo proposito, la ricerca scientifica sta affrontando il problema, usando degli inibitori dell’enzima 5-alfa-reduttasi, di cui la persona affetta può beneficiare attraverso l’impiego di integratori o pomate.

TERAPIA PER L'ALOPECIA

La prima regola da rispettare è prestare attenzione all’igiene del capillizio: detergere accuratamente il cuoio capelluto assicura, infatti, una maggiore difesa da agenti esterni, da residui di sebo e dal sudore, che, ciascuno a suo modo, compromettono la vitalità del capello.

Per quanto riguarda le cure farmacologiche, ne annoveriamo essenzialmente due:

  • finasteride. E' un farmaco che agisce inibendo l'enzima 5-alfa-reduttasi (di tipo 2);
  • minoxidil. E' un farmaco, da impiegare localmente, capace di arrestare la caduta dei capelli in una percentuale pari circa al 25% dei pazienti trattati.

Esistono, inoltre, terapie chirurgiche come il trapianto di capelli, cioè quell’intervento di chirurgia estetica mirato a ridurre la calvizie, tramite un rinfoltimento, attuato con l’autotrapianto di capelli prelevati dietro la nuca dello stesso paziente.

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