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MAMME SINGLE: AIUTI E AGEVOLAZIONI

Ormai da anni la crisi devasta le famiglie e le mamme single sono in continuo aumento. Lo Stato, per venire incontro a questa nuova esigenza, mette a disposizione degli assegni per le mamme che vivono un disagio finanziario.

Nel nostro Paese non esistono dei veri e propri sussidi in favore delle madri single, monoreddito o del tutto disoccupate, ma è possibile richiedere delle agevolazioni e degli assegni. Sicuramente non sono la risoluzione del problema, ma riescono ad arginare le situazioni di emergenza almeno per un po' di tempo.

Vediamo quali sono i fondi a cui le mamme single in difficoltà possono accedere:

Assegni Nucleo Familiare
Questo contributo spettano alle lavoratrici dipendenti, alle dipendenti agricole, alle lavoratrici domestiche, alle iscritte alla gestione separata e alle titolari di pensione.
La richiesta deve essere presentata dal datore di lavoro o dal CAF entro il 1° luglio di ogni anno attraverso la compilazione del modulo ANF/DIP che riporta i dati sul reddito percepito nell'anno precedente e il numero di familiari a carico.
La somma erogata varia a seconda del reddito dichiarato. Essa aumenta in caso di nuclei familiari monofamiliari (con un solo genitore) e con disabili.

Assegno di Maternità
Si tratta di una somma di denaro erogata dal Comune di residenza. La stessa va richiesta entro 6 mesi dalla nascita del figlio. Per quest'anno l'importo è pari a 1.550 euro. I moduli per la richiesta si ritirano presso l'Ufficio Anagrafe del Comune di residenza che vanno presentati allegando:

  • una dichiarazione dei redditi percepiti;
  • l'autocertificata del possesso dei requisiti (che verranno, in segiuito, controllati dalle autorità competente).

Le mamme che inoltrano richiesta di assegno di Maternità hanno l'obbligo di dichiarare tutti i redditi (compresi gli investimenti) e fornire la documentazione economica di tutti gli appartenenti al suo nucleo familiare, poichè le donne che superano un certo ISEE familiare non hanno diritto all'assegno.

Assegno Inps
Le lavoratrici dipendenti (del settore pubblico o privato), autonome o libere professioniste che dimostrino di aver versato dei contributi in un periodo che va dai 18 ai 9 mesi precedenti la nascita del bambino possono, dopo la nascita del figlio, richiedere un assegno all’Inps. La richiesta va inoltrata direttamente all'ente erogante (Inps) in carta semplice entro 6 mesi dal parto.

Un ulteriore aiuto all'impresa al femminile arriva da Invitalia, la quale stanzia dei fondi per le donne che avviano un'attività produttiva.

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