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L’IMPORTANZA DELL'AUTOESAME PRECOCE DEL TUMORE AL SENO

Il tumore al seno è il più frequente nella donna e la sua incidenza è particolarmente elevata nei paesi occidentali, quelli cioè ad economia più avanzata.

Si tratta di una patologia così diffusa che sta diventando un problema sociale oltre che sanitario.

Bisogna evidenziare, purtroppo, che ancora oggi molte donne sono informate in maniera insufficiente sui vantaggi della diagnosi precoce e non si sottopongono a controlli di tipo preventivo. Questo dato gioca sicuramente a sfavore anche perché sappiamo quanto importante sia la tempistica.

A proposito di tempistica, un primo fondamentale passo da compiere è quello di analizzare il proprio seno con l’autopalpazione, un gesto semplice ma importante al fine di rilevare eventuali anomalie o cambiamenti nella struttura della mammella.

Questo autoesame si effettua tramite:

  • l'osservazione, che consente di rilevare eventuali mutazioni del seno o del capezzolo;
  • la palpazione, che può far scoprire la presenza di piccoli noduli che precedentemente non c'erano e “ captare” altri segnali da non sottovalutare così come altri segnali, ad esempio retrazioni o cambiamenti della pelle, perdita di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella.

Vi elenchiamo, di seguito, passo per passo, le fasi attraverso le quali si effettua l’autopalpazione:

  1. Palpare le mammelle eseguendo dei movimenti circolari con le dita ben unite e piatte;
  2. Palpare anche la zona ascellare e i capezzoli;
  3. Di fronte allo specchio, periodicamente, verificare se vi siano anomalie della cute;
  4. Spremere i capezzoli lievemente per escludere che vi siano secrezioni.

Il momento ottimale per eseguire l’autopalpazione (a partire dai 20 anni) è tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo: è importante rispettare questi tempi, poiché la struttura del seno subisce delle variazioni in base ai cambiamenti ormonali mensili.

È opportuno ricordare che, oltre agli ormoni, anche altri fattori possono influenzare la struttura del seno, vale a dire l'età, il peso corporeo, la familiarità e l'uso di contraccettivi orali, quindi non è sempre agevole valutare con autoesame la struttura mammaria, specie nelle donne in età fertile.

L'autopalpazione è senza dubbio un primo mezzo di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non può bastare e deve essere affiancata, a partire dai 45-50 anni (o anche prima nel caso vi siano familiarità o anomalie), a visite senologiche ed esami strumentali specifici quali ecografia e/o mammografia.

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