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IL BIBERON. A COSA SERVE E COME UTILIZZARLO

Consigli pratici per le neomamme

il Biberon è un contenitore a forma di cilindro che serve a contenere latte artificiale o materno precedentemente estratto, o altri liquidi da utilizzare per il nutrimento infantile.

È fatto di vetro termoresistente o di materiale plastico specifico per alimenti e ha in cima una tettarella (che richiama il capezzolo materno), di silicone o caucciù con fori di varie dimensioni, supportata da una ghiera di plastica.

Parliamo nello specifico di latte artificiale:

Nella preparazione del biberon, prestate attenzione a utilizzare acqua potabile bollita o, meglio ancora, acqua oligominerale a temperatura ambiente e seguite le quantità di acqua e di latte in polvere consigliate.

Non bollite mai il latte ricostituito e nemmeno quello già liquido: entrambi devono essere semplicemente intiepiditi a bagnomaria o usando uno scaldabiberon.

 Regole generali:

  • Non riutilizzare il latte avanzato per la poppata successiva;
  • Dopo ogni poppata, biberon e tettarella devono essere lavati e sterilizzati con cura.

N.B. la semplice sterilizzazione a freddo può non essere adeguata ed è consigliabile sterilizzare tutto con vapore almeno una volta al giorno.

Come si allatta il neonato col biberon?

Dopo aver scaldato il latte, controllatene la temperatura onde evitare che il bambino si bruci. Potete tranquillamente versarne alcune gocce sul polso, parte del corpo umano così sensibile da consentirvi di notare subito l'eccessivo calore. Scegliete una posizione comoda, sistemandovi su una sedia o in poltrona; fate in modo di avere un tavolino nelle immediate vicinanze dove all’occorrenza riporre biberon, scaldabiberon e bavaglini; facendo così, eviterete di dovervi alzare.

È bene che teniate il bambino seduto sulle ginocchia, sostenendogli il capo e le spalle e mantenendo il biberon inclinato verso l’alto, così da riempire la tettarella di latte; se il biberon non è inclinato, infatti, il bambino ingerirà anche aria, col rischio di procurargli il fastidioso singhiozzo.

I fori della tettarella non devono essere né troppo grandi né troppo piccoli ma idonei a far gocciolare il latte lentamente.

Interrompete la poppata di tanto in tanto: fategli fare una piccola pausa e tenetelo ben diritto per evitare eventuali rigurgiti; trascorso qualche minuto, riprendete.

Quando avrà terminato di succhiare, tenete, per un po’, il bambino in posizione verticale, oppure, dopo aver sistemato un tovagliolo, appoggiatelo sulla vostra spalla, massaggiandogli delicatamente la schiena e dando dei leggeri colpetti, per favorire il ruttino.

Questo passaggio è molto importante: il piccolo non va subito coricato nella culla, altrimenti potrebbe manifestare piccoli segni di sofferenza o di irrequietezza.
Prestate, come sempre, la massima attenzione ma senza timori.

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